Confronto tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile.

DIFFERENZE TRA TASSO FISSO E TASSO VARIABILE

famigliaChe differenza corre tra imutui a tasso fissoe imutui a tasso variabile? Ecco quali sono i requisiti fondamentali del contratto di mutuo, tipologia di prestito che gli istituti di credito accordano in un periodo temporale che può essere a medio e a lungo termine alle famiglie e alle aziende.
Attraverso il mutuo la banca trasloca una data somma di denaro all' appellante il quale è obbligato al rimborso dell' importo elargito , ovvero del capitale erogato e all' esborso di interessi che saranno calcolati sulla scorta di un metro finanziario detto tasso di interesse.
L' osservanza dell' impegno finanziario cui è sottoposto il richiedente, si verifica in maniera progressiva nel tempo, la cosidettadurata del mutuo,per mezzo di versamenti periodici, ovvero le rate, la cui frequenza può essere su base mensile e su base annuale.
Di norma, i mutui si differenziano a secondo del tipo di tasso di interesse prestabilito.

Come in precedenza accennato, i mutui di dividono in due tipologie: mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile. Nella norma, i termini di raffronto per i mutui a tasso fissoè l' Eurirs(euro Interest Rate Swap), mentre i mutui a tasso variabile, il parametro di riferimento è l' Euribor(euro Interbank Offered Rate).
Il mutuo a tasso fisso una volta prestabilito, il tasso di interesse non varia nel corso del contratto di mutuo, ne deriva dunque che la rata resta costante indipendentemente dalle variazioni del costo del denaro.
L' invariabilità della rata del muto nel corso del tempo permette a colui che richiede il mutuo di amministrare in modo agevole le scadenze prefissate per i pagamenti periodici, in particolare nei casi in cui non sono previste considerevoli mutamenti di reddito nel futuro.
La rilevanza della rata sull' attitudine al risparmio e la capacità di sostenere i rimborsi delle rate dei mutuisono di semplice intuizione.

LO SPREAD

famigliaIltasso di interesse dei mutuideve essere prestabilito esplicitamente nel contratto di mutuo e viene individuato in relazione a termini di raffronto che traggono riscontro dai mercati monetari e dai mercati finanziari, cui l' istituto di credito inserisce una somma complementare il denominatospread.
Il valore della medesima somma complementare (Spread), che raffigura la differenza tra il termine di raffronto e il tasso effettivo applicato, aumenta in ragione alla durata temporale del contratto di mutuo.
Di norma loSpreaddeimutuivaria dal0,5 % al 2%affermandosi nella maggior parte dei casi all' 1,5%.
Comunque sia, la sicurezza che può dare la rata determinata su interessi a tasso fisso va ponderata con il fatto che il mutuo a tasso fisso, all' atto della stipula del contratto, si appoggia su stime più alte rispetto ai mutui a tasso variabile e dunque implica, perlomeno nelle procedure iniziali dell' operazione, oneri per interessi più elevati.

sospensione mutui